Gino Cacace

Autore del libro "Quando gli altri piegano le ginocchia"

Ritratto di Gino CacaceGino Cacace è nato a Firenze, dove ha vissuto facendo il lavoro che ha sempre desiderato fare: il vigile del fuoco. Il giorno che è andato in pensione ha cominciato a scrivere questo libro, completamente autobiografico.

Per lui un tuffo nel passato nella Firenze povera degli anni '50, la città della sua infanzia, quella dei vecchi quartieri del primo Pratolini. La Firenze che non c'è più.

E poi l'incontro e l'innamoramento per il suo lavoro. Le variegate vicende che hanno arricchito di emozioni questo difficile impegno di essere utile agli altri. Il racconto di drammi narrati senza enfasi, nè eroismi di facile presa, anzi: con un'ironia tutta fiorentina, sempre pronta a sdrammatizzare con una battuta momenti angosciosi.

Ne sono uscite pagine che sono come le ciliegie, una tira l'altra. Pagine che hanno il profumo buono delle cose fatte in casa; come i dolci della nonna, dosati sapientemente da antiche ricette segrete e… tanto amore. (Amore per una divisa indossata per oltre trent'anni e che gli è rimasta cucita sul cuore).

Il libro, che ha la caratteristica di scorrere piacevolmente anche quando si narra di terremoti e alluvioni, è stato premiato dal Sindaco di Firenze col "Fiorino d'argento" e dall'Opera Nazionale del Ministero dell'Interno a Roma.

Il manoscritto è stato accolto con favore dalla stampa di quotidiani e riviste e presentato da autorità cittadine: l'Assessore alla Protezione Civile del Comune di Firenze, Ispettori e Comandanti dei Vigii del Fuoco e dall'Assessore alla Cultura della Regione Toscana, signora Zoppi, in un cordiale evento ripreso da RAI Tre.

Negli anni ottanta la Regione Toscana gli ha finanziato la pubblicazione di un libretto, da lui scritto e disegnato, per insegnare ai ragazzi la sicurezza dei loro comportamenti nella vita di tutti i giorni, chiamato "I vigili del fuoco in Firenze", distribuito nelle scuole della provincia fiorentina in centomila copie.

Nel 1994 il Presidente della Repubblica lo ha nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.